MIA MADRE E` UN ALBERO, 2019

Fin dal primo istante di consapevolezza del mio esistere, mia madre ha iniziato a mettere radici nel mio corpo. Un legame esclusivo, protetto e tutelato. Una presenza costante sempre, fin dai primi passi incerti di questa relazione a due, che ha caratterizzato la costruzione di me stessa e mi ha definito in maniera imprescindibile. Costantemente in fuga, io, alla ricerca di quella luce con la quale potevo bruciarmi la pelle. Perennemente in protezione, lei, nel tentativo di offrirmi con le sue fronde materne, quell’ombra, quel riparo che mi avrebbe tenuto al sicuro. O forse no?

“Mia madre è un albero” è l’inizio di un’indagine emotiva sul nodo che mi lega alla figura di mia madre attraverso elementi simbolici come l’acqua, la terra e l’albero, che ripercorrono la storia del nostro legame, dalla gravidanza, fino all’età adulta.

Stefania Spadoni (Asti, 1985), si diploma danzatrice all’Accademia Pier Lombardo del Teatro Franco Parenti di Milano. La passione per la fotografia diventa sempre più grande proprio durante gli studi artistici in accademia attraverso la sperimentazione dell’autoritratto. Il suo percorso stilistico la porterà a concentrare l’attenzione fotografica verso le persone e le loro esistenze sviluppando una serie di ritratti. Per l’artista Valerio Berruti, realizza le fotografie de “La Rivoluzione Terrestre” (2011), “Dove il cielo s’attacca alla collina” (2013, Silvana Editoriale), “fino a Zeno” (2014, Carlo Cambi Editore). Nel 2015 inizia il suo primo progetto personale “Come mi senti”, diventato un libro (maggio 2017 – ed. Gallucci HD) contenente storie autobiografiche, ritratti e autoritratti e con il quale viene ospitata in numerosi festival letterari come Tempo di Libri, Il Salone Internazionale del Libro di Torino e Book City. A ottobre 2017 realizza la sua prima mostra personale “Come mi senti” prodotta dall’associazione CRE[AT]IVE e ospitata a Palazzo Michelerio ad Asti. In occasione di Book City collabora con lo Spazio Tadini – Casa Museo di Milano proponendo la POCKET EXHIBIT “Come mi senti, percorso emotivo sugli autoritratti”. A gennaio 2018 viene selezionata fra i vincitori del concorso NEW PERSPECTIVE ed espone una sua opera “Katharsis” alla Triennale di Milano durante la mostra NEW PERSPECTIVE curata da Denis Curti. Per la Fondazione Near Onlus segue come fotografa il progetto B.LIVE ed Il Bullone realizzando reportage e articoli. Per uno dei progetti della Fondazione, CICATRICI, Stefania è autrice di una serie di ritratti esposti alla Triennale di Milano nell’ottobre 2018 e alla GAM Galleria d’Arte Moderna di Catania a luglio 2019. La ricerca di Stefania continua ad avere come focus il corpo umano, sono in fase di studio e lavorazione nuovi progetti come “MATCH” sulla compatibilità umana fra fratelli e sorelle, “IN—DIFESA” gioco di parole elaborato mediante alcuni autoritratti fra l’essere indifesa e il mettersi in difesa e “No name” serie di ritratti senza volto di ragazzi sieropositivi. Insieme alla fotografa Marta Viola nasce il progetto BLOOD ON BLOOD che diventa una mostra e un workshop in cui scrittura e fotografia si fondono per creare un nuovo linguaggio. Per UILDM Milano realizza i ritratti della mostra “Conquiste, storie di vita possibili”. Con Chippendale Studio autoproduce la fanzine “Mia madre è un albero”, 2019. I suoi lavori sono stati pubblicati su Artribune, Photo Vogue, Vanity Fair, Marie Claire, Io Donna, Gioia, Donna Moderna, Il Corriere della Sera, La Repubblica, Il Fotografo, Photo Professional, La Lettura, Il Sole 24 ore, Il Foglio.