A LULLABY FOR THE DEATH VOL.1

Una canzone. Un video. Un racconto. Un colore. Una serie di fotografie. Una fotografa che ogni tanto scrive, due tipografe amanuensi e un musicista. La forma è quella di una confezione di un vinile 45 giri, senza vinile.

A lullaby for the death vol. 1 è un cofanetto bianco dalla forma di una custodia di un vinile 45 giri, contenente una serie di dieci foto, un poster pieghevole con un racconto e un QR code riconducente al video di “I’m coming back home”, Bakemono, girato da Sofia Bucci. In allegato la ristampa del primo EP di Bakemono con un nuovo packaging e un poster stampato a mano da Betterpress Lab, tipografia a caratteri mobili di Roma. A lullaby for the death è un progetto della fotografa Sofia Bucci, distribuito dalla 29Records, etichetta discografica indipendente.

A lullaby for the death sono le ninna nanne che avreste sempre voluto e non vi hanno mai cantato. Il primo numero è dedicato alla casa, al ritornare a casa. Protagonisti sono il lago e l’azzurro. Degli occhi, del cielo, dell’acqua, del silenzio. Di tutto ciò che ci appartiene inesorabilmente da sempre, dalla nascita alla morte. La canzone scelta non parla che di questo: “I’m coming back home” di Bakemono (Giuseppe Mascia) Lago cos’è se non quell’ago, dall’agere latino, il “ti ci vorrei portare”, è “condurre”, è “rubare”, nelle serate pensose è un trascorrere del tempo. Basterebbe, “io e te lago” e in esso ogni silenzio e perturbazione. Ed ogni bilancia collasserebbe alle pesantezze del “ti ci vorrei portare” che ora occupa una “depressione del suolo”, ed ogni razzia “generalmente dolce” non supera mai i confini del lago che non sarebbe indimenticabile se comunicasse ad infinito “direttamente con il mare”.

(Gabriele Romani)

SOFIA BUCCI
respira dal 28 Aprile 1991, fotografa e rilegatrice di libri. Si occupa di self-publish e DIY book.
Vive a Giulianello, in provincia di Latina. Dopo il diploma di maturità classica intraprende gli studi presso la Scuola Romana di Fotografia, dove consegue il Terzo Master. Mancata musicista, lavora per l’etichetta discografica indipendente 29Records. E’ inoltre ideatrice di “inKIOSTRO – Rassegna di Musica e Scrittura”.

Si occupa di legatoria, tenendo workshop di legatoria giapponese e copta. Non scatta foto facili o difficili. Scatta foto. Terresti e terrene come lei, con la consapevolezza che la sua adesione al suolo è una zavorra e non solo una forma di legame appassionato alla realtà. Racconta di sé; vanitosa quanto basta perché possa rileggersi e non urtarsi; delle persone che ama e che ci sono. Di quelle che porta dentro perché non è riuscita a portarle di fianco. Parla di poche cose, sempre le stesse, in verità. Ma sono vere. A chi lo desidera, lascia il beneficio del dubbio e dell’immaginazione. Ma sono vere.