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IV secolo avanti Cristo. Un uomo è legato sin dalla sua nascita all’interno di una caverna, è costretto a guardarne il fondo, dove vengono proiettate le ombre di ciò che avviene all’esterno. Egli crede che la realtà sia quella proiettata. Soltanto quando questi riuscirà a liberarsi dal giogo e finalmente uscire dalla caverna potrà conoscere la realtà. Questo è il mito della caverna con cui 2500 anni fa Platone spiegava l’approccio che gli uomini adottano per esperire il mondo, il vero, il reale.

1929. Heisemberg enuncia il principio di indeterminazione, secondo cui nessun elemento può essere conosciuto con esattezza a causa dell’intervento dell’osservatore che ne compromette la reale essenza, a quella data si può far risalire la nascita del Postmoderno. Con esso nasce l’epoca dell’incertezza, del caos, della confusione.

2019. La società contemporanea è ormai a tutti gli effetti una società virtuale. Lo dicono i sociologi, lo dicono gli studiosi di comunicazione, lo constatiamo quotidianamente quando apriamo i nostri profili social, quando a cena ci accorgiamo che il nostro commensale preferito è il telefono; lo so, sono tutti luoghi comuni, però è la realtà, anzi è la realtà virtuale.

Non mi sento di emettere un giudizio critico sulla nostra contemporaneità, tuttavia mi piacerebbe rappresentarla così com’è, rappresentare questo passaggio ad una realtà ormai scevra della sua connotazione di tangibilità, ma sempre più costituita da una serie di 0 e di 1.

 

BIO

Nicola Sanrocco, 40 anni nato a Guardiagrele e residente a Fara Filiorum Petri in provincia di Chieti. Laurea in Scienze della comunicazione e master in Product Designer.
Da sempre appassionato d’arte, anche se questa passione rimane costante, rappresenta per lui un cruccio per un’aspirazione non perseguita.

Nel 2015 si avvicina per la prima volta seriamente alla fotografia, un interesse coltivato già dall’infanzia. Quindi comincia a frequentare la scuola di fotografia Meshroom di Pescara di cui seguirà i corsi per i successivi tre anni. Nel 2018, decide di approfondire le sue conoscenze e si iscrive nella medesima scuola ad un Master in progetto fotografico tenuto da Michele Palazzi vincitore World Press Photo.

In questi anni partecipa ad alcune mostre collettive, viene selezionato ad esporre in una galleria d’arte privata di Roma, vince il primo premio per il miglior portofolio al “1° Concorso Nazionale F.i.a.f. Carnevale d’Abruzzo”, alcuni suoi scatti vengono scelti per pubblicazioni locali di antologie fotografiche.