Adv

Le pubblicità di moda presentano prodotti seducenti, concepiti per esaltare l’individualità. Una volta entrati nel mercato, però, l’effetto che ne risulta è di segno opposto: un forte appiattimento estetico, di gusti e di opinioni. Nel percorso tra la creazione, la diffusione e l’utilizzo del prodotto da parte dei consumatori, sembra inserirsi una sorta di contraddizione. Paradossalmente, se da un lato l’offerta tra cui possiamo scegliere è in continuo aumento, dall’altro sembra esserci sempre più omologazione, come se ci si sentisse a proprio agio solo nelle vesti degli “altri”.

Il lavoro si compone di immagini pubblicitarie fotocopiate più volte fino alla loro deteriorazione. Questo processo crea uno scenario offuscato, quasi spettrale, dal quale emergono solo vagamente le figure di partenza. Avviene così un’inversione di senso: ciò che la pubblicità ci propone, illusoriamente, come elemento di distinzione e originalità, precipita qui nell’ombra dell’anonimato.

Nata a Torino nel 1980, vive e lavora a Misano Adriatico.

Dopo il diploma in grafica pubblicitaria e fotografia, approfondisce gli studi seguendo corsi di perfezionamento, workshop e frequentando il corso di approfondimento di cultura contemporanea presso Chippendale Studio.

Lavora come cartografa presso una casa editrice, in seguito si occupa di grafica come libera professionista.

Attratta dalla fotografia e dall’arte contemporanea, inizia la sua ricerca artistica indagando temi a lei vicini con un approccio concettuale e differenti linguaggi.

Nel 2017 espone il lavoro Lady Lazarus presso la galleria Due Piani in una mostra curata da Benedetta Donato. Nel 2019 espone il lavoro Adv a Centrale Festival 11 e #spazioFOTOcopia di Magazzini Fotografici.

Nel 2019 è selezionata dalla giuria del Premio Combat e da Progetto Replica (l’archivio italiano dei libri d’artista).