Uroboro è un’intima esplorazione del dubbio.
Una forza involontaria volta a spingerci nell’analisi del nostro inconscio, lasciando libero arbitrio a ciò di cui non abbiamo risposte.
È un’incontrollata continua ricerca di ciò che inconsapevolmente riteniamo errato, pronto a celare al suo interno qualcosa di inaspettato.
È frastuono nel silenzio. Domande a cui, in due, difficilmente si può trovar responso.
Dove termina la realtà, inizia realmente la finzione?