Quando: Sabato 21 Settembre 2019 | 17:15/18:15
Incontro con: Gaetano De Crecchio

 

In una società in cui tutto è “precotto”, servito ben impacchettato e pronto per essere consumato l’idea di realizzare un progetto editoriale o fotografico utilizzando le proprie mani è una presa di posizione, una filosofia di pensiero, un riconettersi al “gesto” come Memoria. Ciò che interessa in questo percorso non è la destinazione ma tutto ciò che è nel mezzo: il viaggio.

L’incontro che si terrà durante il Funzilla – Rome Photozine Festival intende ragionare e interrogarsi sulla possibilità oggettiva di realizzare un progetto editoriale e/o fotografico contando solo ed esclusivamente sulle proprie capacità e competenze, curandone ogni aspetto. Un tale approccio permette all’autore di metabolizzare ulteriormente e approfondire il lavoro svolto.

La pratica del gesto è ciò che rende unico ogni prodotto  realizzato conferendogli un valore profondo, unico e irripetibile. Questo attegiamento, quest’indole “autoproduttiva” diviene dunque “un’esperienza” volta alla crescita personale grazie alla quale ci si ri-scopre, si recuperano ritmi naturali, si impara e si fortifica il gesto, si prende coscienza di sé e della materia. Infine, ma non per questo meno importante, ci si mette in gioco e si da la possibilità a sè stessi di sbagliare ed imparare concretamente ad affrontare l’errore, l’imprevisto, il non calcolabile.

Insomma stampare materialmente con le proprie mani una fotografia o impaginare e rilegare una maquette inserendo da soli il filo nella cruna dell’ago permette di riconoscersi totalmente nell’”oggetto” e dunque presentarsi al mondo in una forma che lo rappresenta in toto.

Pensare con la propria testa e lavorare con le proprie mani diviene il precetto, il motto di chi sceglie il sentiero dell’autoproduzione. Durante l’incontro verranno presentati diversi lavori, la cui visione sarà propedeutica per il ragionamento: libri d’arte completamente realizzati a mano, maquette, lavori fotografici stampati utilizzando tecniche alternative.

Tra tutti, il libro “Fotografia Alternativa” (opera che raccoglie un decennio e più di ricerca e sperimentazione rispetto alle forme di stampa alternativa) sarà il Caronte che traghetterà i partecipanti nella riflessione offrendo loro innumerevoli spunti. Coloro che interverranno avranno la possibilità di osservare dal vivo stampe realizzate con processi alternativi ed opere uniche in cui fotografia ed editoria si spalleggiano, uniscono e sostengono vicendevolmente per arrivare ad un obiettivo comune: la libertà totale d’espressione.

 


Gaetano de Crecchio, classe 1978, dopo essersi laureato in Lettere e Filosofia perfeziona il suo percorso di studio e diviene Etnografo Visivo grazie alla frequentazione della scuola specialistica SEV (Scuola di Etnografia Visiva diretta dall’antropologo Francesco Faeta) presso l’ISFCI di Roma (Istituto di Fotografia e Comunicazione integrata). E’ fotografo ma soprattutto sperimentatore. Realizza Taccuini di Viaggio e Libri d’Artista completamente fatti a mano nell’ottica di una innovazione linguistico-narrativo-visuale. Diversi dei suoi lavori sono stati esposti a Clermont Ferrand (Francia) durante il 15° Rendez Vous du Carnet de Voyage. Ad oggi fotograficamente lavora e sperimenta in particolar modo con macchine stenopeiche autocostruite, tecniche alternative di ripresa e stampa e pellicole Istantanee (Impossible, Fuji, Zink), tutti dispositivi e supporti che gli danno la possibilità di manipolare le immagini e renderle uniche. Negli ultimi anni di sperimentazione ha messo a punto diverse tecniche di stampa fotografica alternativa, prima tra tutte la “Fotografia Fiscale” su carta scontrino. Tra le altre tecniche utilizzate nei suoi progetti sono presenti diverse forme di trasferimento, l’Anthotipia, la stampe per fotosintesi clorofilliana.

Ha partecipato a diverse Mostre fotografiche. Nel settembre 2007, a Torino e Firenze, espone la mostra “L’altra faccia della medaglia” che verrà replicata nel 2008 a Roma durante il Photoshow. Nel 2010 dalla Federazione Italiana dei Circoli del Cinema riceve per il documentario “Una giornata da pastore” il premio Filippo Maria De Sanctis. Sempre nel 2010 il documentario/ricerca etnografica visiva “La Partorenza” viene proiettato all’interno del prestigioso Convegno-Rassegna MAV (Materiali di Antropologia Visuale) che si tiene presso L’Università Sapienza di Roma. Nel 2013 espone “Alter Ego” a Torre Oselanda Paratico (BS), all’interno della Mostra “Brain Storming”, curata da Silvano Peroni. Nel 2015 espone “Malanocte” durante la Mostra Linguaggi presso “Il Cantiere Artistico” / San Mauro Pascoli (FC). Nel 2016 espone Insight alla “Box Gallery” dell’artista e benemerito della Fiaf  Silvano Peroni.A Maggio 2016 espone diversi Libri d’artista (Malanocte, Il popolo che muore camminando, Insight, ecc.) durante la manifestazione “Open House”, presso lo studio del fotografo Dario Coletti con cui collabora da anni. Nel 2016 espone “Malanocte” durante la collettiva “Microinterno”,  nella galleria romana “Microprisma”.Nel 2016 e 2017 espone l’opera “David B.” presso la Galleria “Spazio Cima” nel quartiere Coppedè a Roma. Nel 2017 espone parte del Progetto Binari Fantasmi presso il Museo “Casa d’Annunzio” di Pescara durante la manifestazione “FLA”/Festival delle Letterature dell’Adriatico.