Domenica 21 maggio ore 19.00

Censura e libri fotografici
Talk di Francesco Amorosino

La censura nella fotografia a molti può sembrare qualcosa del passato, ancora più quella dei libri in generale, con i roghi della carta come qualcosa di antico. Non è così: ancora oggi la cultura è messa alla prova e condannata, i tabù riemergono sempre più forti e spesso sono gli stessi autori ad autocensurarsi per non toccare certi argomenti. Questa piccola lezione vuole mostrare una breve storia della censura legata al libro fotografico dal passato ai nostri giorni includendo anche alcuni esempi di censura sul web e analizzando come il libro fotografico può diventare strumento di attivismo politico e sociale.

Parte 1: piccola storia della censura

– Araki – Tokyo lucky hole
– Sally Mann – Immediate Family
– Robert Mapplethorpe – The Perfect Moment – Robert Mappelthorpe: Censored By Viviane Jalil
– Christian Lutz: In Jesus’ Name
– William E. Jones: Killed – Rejected Images Of The Farm Security Administration
– Andrea Serrano: Piss Christ

Parte 2: la censura nell’età dei social network

– La nudità su Facebook e gli errori degli algoritmi
– Leah Schrager: Infinite Selfie

Parte 3: Uncensored Books – la mostra

– Index Librorum Prohibitorum – la genesi del progetto e l’indice moderno dei libri proibiti dei Gesuiti
– The Rome Guide for Terrorists – l’ultimo tabù: il terrorismo e la sicurezza
– Altri artisti presenti nella mostra


Francesco Amorosino. Nato nel 1984 e cresciuto a Rionero in Vulture, in Basilicata, vive a Roma dove lavora come fotografo e insegna in corsi per adulti e bambini. Ha studiato al master triennale della Scuola Romana di Fotografia. Nei suoi progetti indaga la percezione della realtà da parte di diverse persone. Spesso miscela fotografia documentaria e fiction, still life e progetti concettuali. Tra i premi conseguiti, nel 2016 ha vinto il Sony World Photography Award nella categoria still life con il progetto “Migrant Tomatoes”.