Non c’era nessuna linea a dividere la terra dal cielo

“Restando fedele
a ciò che mi è caro e che è la cosa più
importante,
impedendo in tal maniera che si
cancelli con gli anni,
sentirò poi forse
del tutto inatteso
il brivido della durata
e ogni volta per gesti di poco conto
nel chiudere con cautela la porta,
nello sbucciare con cura una mela,
nel varcare con attenzione la soglia,
nel chinarmi a raccogliere un filo.”

Peter Handke
(canto alla durata)

Andare lontano.
Tornare indietro.
Un pezzo alla volta.

Non c’era nessuna linea a dividere la terra dal cielo indaga il momento cruciale della transizione dall’infanzia all’età adulta.

È una riflessione su quello che resta, su quanto abbiamo preso, perso, ereditato.

Di cosa è fatta la memoria?

Per me sono le pieghe di un vestito, una strada conosciuta e mai più rivista, quello sguardo, la sua calligrafia, l’aria fresca che c’era quell’estate in montagna. La prova che tutto questo sia esistito.

Claudia Luongo nasce a Roma nel 1983.

La sua ricerca fotografica tende all’esplorazione della realtà che la circonda,

con una particolare attenzione verso spazi e oggetti.

Per i suoi lavori  ri-utilizza anche foto d’archivio, ponendo particolare sguardo alle foto di famiglia, che manipola e reinterpreta fotograficamente mettendo in evidenza  il concetto dei legami e del tempo.

Negli ultimi anni si è dedicata al tema dei legami familiari, (in particolare alle proprie radici) indagando sul concetto di appartenenza, e consanguineità.