Amo fotografare e da alcuni anni mi dedico ai graffiti e ai writer che zona Milano e dintorni sono molto attivi (la mia pagina in Facebook Graffiti & Street Art Italy), tutto è nato perché mi sembrava vuoto fare foto senza uno scopo. Le fotografie parlano, i graffiti danno emozioni, inseguire gli eventi, conoscere i ragazzi che li organizzano, partecipare per cogliere quegli attimi particolari e scoprire che alcuni ti sorridono, ti salutano, un po’ come far parte di questa grande famiglia, è emozionante. Nel numero dedicato a Mr. Wany e all’Amazing Day che organizza da tantissimi anni, nella pagina di copertina sul retro, c’è la foto di un graffito dedicato ad un fotografo che li seguiva da anni. Ogni volta che la guardo mi commuovo. Penso che sia un dono stupendo fatto da Mr. Wany al suo amico Marco Scudeletti.
Ma amo anche le moto e il fuoristrada, tramite questa mia seconda passione ho scoperto una persona speciale Vanni Oddera e la squadra i Daboot. Ho letto il suo libro a cui ho dedicato appunto il primo numero di Cheese, mi ha colpito la motivazione che l’ha spinto a inseguire un bellissimo sogno, che realizza senza guadagnarci nulla, in molte città, ed è quello di far sentire l’aria sul viso ad alcuni ragazzi speciali portandoli in motocross. Entra anche nei corridoi degli ospedali con la sua moto elettrica, è un grande e da quel libro ho tratto ispirazione per Cheese.
La Numero 3 è un po’ particolare, le foto non sono mie ma di Roberta Bellatreccia, la funzione è la stessa, grazie a quelle foto ci fa sorridere e anche un po’ pensare, non potevo non dedicarle un numero.
Volevo donare un sorriso con la mia passione, la fotografia, a chi in vari modi fa sorridere altre persone, un modo per ringraziarli per quello che fanno.
Ed è nata Cheese.